Roberto “birba” Randazzo
La passione nasce fin da bambino, quando un adulto del condominio raccoglieva me ed i miei amici vicino a questa sua vettura speciale e ci raccontava di mille viaggi, avventure, velocità, sorpassi (fantasiosi), posti visitati (veri). Questa persona, senza figli, fungeva da papà automobilistico, amabile e prezioso con tutti noi, ci faceva sognare ad occhi aperti, la coccola più bella che si possa fare ad un bambino maschio che “sente” in moto questo 4 cilindri scoppiettante, che ha mosso buona parte della collettività degli anni ’60 e ’70. E noi tutti a piangere quando, già ragazzini, lo pregavamo di non venderla o demolirla perché: “da grande, quando ho lo stipendio, gliela compro io!”.
MAI più rivista la vettura, se non in età adulta, e grande rammarico scoprire che era una versione Lusso Export, per mercati esteri. Doppi fari anteriori, vernice metallizzata, alzavetri a comando elettrico, accendisigari, volante in legno, contagiri, tappeti coordinati, leva cambio e freno a mano cromate. Bisogna arrivare ai miei 35 anni, per trovarne una simile nella zona dove abito, e seguirla pazientemente fino a quando il proprietario decide di passarla di mano.
“Ora si passa alla storia moderna: Due fuoriserie Fiat su telaio 850 verranno conservate assieme per il futuro, quale esso sia”
La Fiat 850S Vignale viene prodotta dal 1964 al 1968 in 3 serie e due versioni speciali. I mercati di distribuzione sono due: Europa ed Argentina. Alla presentazione si possono vedere tre varianti di carrozzeria: berlina, coupè e spider. Tutte in configurazione 2+2 posti. In Europa vengono commercializzate con i noti motori Fiat della serie 100, cilindrata 843 cc. e successivamente 903cc.. Il preparatore Giannini ne realizza almeno un esemplare per variante di carrozzeria con motore 950cc. ed allestimento sportivo; di queste tre auto si sono perse le tracce.
Per l’Argentina le carrozzerie ed i motori cambiano: la coupè non viene esportata e la berlina viene denominata coupè; le motorizzazioni, sempre serie 100, sono però di cilindrata 633cc e successivamente 767cc.
In Argentina l’unica testimonianza fotografica di attività sportiva di questa vettura, in circuito.