SolidApe: a Capo Nord con l’Ape Piaggio tra avventura e solidarietà

SolidApe
Emanuele Bortolato
 
Ci troviamo a volte di fronte a dei personaggi che attirano la nostra attenzione per qualche loro impresa: a volte eroica, a volte bizzarra, a volte solamente per il coraggio che dimostrano nel mettere in atto sogni che condividiamo ma che non abbiamo ancora provato a conquistare.
Era la primavera del 2016, avevo appena conosciuto Marco Giurin, pazzo scatenato che aveva coperto Mira (VE) – Capo Nord e ritorno in sella ad una Vespa e mentre mi raccontava della sua avventura facendomi ancora una volta sognare viaggi del genere, notavo a poca distanza un’Ape Piaggio, bella, colorata con mille adesivi, viva, ma pur sempre Ape, mezzo che all’epoca non suscitava in me alcuna emozione, l’Ape: mezzo da rigattieri, da giocatori di
partite a carte dentro a qualche bar di montagna … Ape insomma. Vicino al coloratissimo mezzo un nome SolidApe”, una mappa, ma Marco mi raccontava e io viaggiavo sulle sue parole…
Quell’estate anche io dovevo fare un’impresa: sarei andato nei Paesi Bassi con la mia Citroen Dyane, i preparativi per il viaggio erano intensi tra mille impegni … ma quell’Ape ronzava in testa, quel nome “SolidApe” non me l’ero scordato. Fatto sta che trovai la loro pagina web e iniziai a leggere scoprendo che le Api erano più di una e di loro si iniziava a leggere e sentir parlare.
Michele Maschera, veneziano, con il quale scopro di condividere passioni ed amicizie, appassionato di auto d’epoca.
Ciao Michele, io ho posto sul piatto qualche elemento, come fossero tessere di un puzzle: Ape, Piaggio, Capo Nord e SolidApe. Ci aiuti a ricomporre il puzzle?
Tutto parte dalla promessa che ho fatto a mio papà nel Giugno del 2015…nel suo ultimo periodo di vita, leggendo assieme il libro di Marco Giurin, gli avevo promesso che sarei andato anch’io in vespa a Capo Nord l’anno successivo (2016) per raccogliere fondi per la lotta contro i tumori!

E’ stato proprio mio papà a suggerirmi di andare in Ape e non in vespa… visto la mia età e i miei dolori alla schiena… “e poi li al nord puoi anche trovare delle tormente di neve e farà sicuramente freddo… così con l’Ape puoi ripararti…” disse nella sua saggezza.

La tua sfida era talmente eroico/curiosa (o strampalata?) che mi dicevi aveva presto coinvolto altri amici. Ma all’inizio era una sorta di bravata goliardica o effettivamente avevate subito compreso che poteva diventare un sano e bel progetto?
Come ho detto è tutto nato per uno scopo; non possiamo parlare di sfide o bravate!
Parlando e spiegando il mio scopo a vari amici, con mio grande stupore, abbiamo creato un’Associazione e finora abbiamo donato € 30.500,00 a quattro associazioni (LILT, LA COLONNA, OLTRE IL MURO e ANFASS)
 

Come è attraversare l’Europa con un mezzo del genere? Credo che sia nettamente diverso rispetto ai mezzi tradizionali. Avete avuto problemi di sorta? Sottovalutato o sopravvalutato alcuni aspetti?
E’ una cosa difficilissima da spiegare!
Ti trovi in un’altra dimensione, velocità media 40 km/h, così puoi “apprezzare” bene tutti i vari paesaggi che cambiano chilometro dopo chilometro…ci sono stati dei giorni che viaggiavi solo e dei giorni in coppia…
L’accoglienza nei vari Paesi: i mezzi suscitavano curiosità o vi guardavano con diffidenza?
Sicuramente i mezzi suscitavano curiosità, specialmente più ti spingevi al nord, ahimè per quanto riguarda l’accoglienza…non è sempre stata il massimo…forse perché ci scambiavano per qualcos’altro o qualcun altro…
Ricordo che in quella primavera e inizio estate l’attenzione dei media è stata importante e io ho iniziato a seguire quotidianamente le vostre notizie e non ti nego che quell’estate mentre ero in viaggio per l’Europa con la mia Dyane la sera cercavo un accesso wifi per legger di voi e la vostra avventura commentando con gli amici tra incredulità e soddisfazione! La vostra esperienza ha tutti gli elementi per appassionare: la promessa, il viaggio, l’avventura, la solidarietà, la sfida! Tante scommesse che alla fine siete riusciti a vincere o le vostre aspettative erano diverse?
Oltre le mie aspettative!
La soddisfazione più grande dopo questa avventura?
La somma complessiva della donazione e la creazione di un’associazione che sta continuando a vivere!
… e non è finita qui vero?
Assolutamente no!
La mattina dell’8 Settembre dalla Piazza di Cazzago di Pianiga (VE) partiremo per il nuovo progetto “APEGGIANDO PER L’ITALIA”; faremo tutto il giro delle coste italiane (escluso Sicilia e Sardegna), viaggeremo con tre Ape
(Rosina, Turchina e Lupina) ed un pulmino Fiat 850 (Freddy).
Alla partenza consegneremo 2 assegni da € 10.000,00 l’uno, alla LILT di Padova e alla COLONNA di Mirano, derivanti dalla raccolta di sponsor sostenitori di quest’anno!
Chiederemo presto informazioni sui nuovi progetti … e sai che mi è venuta voglia di comprare un’Ape?
Chiedi pure un consiglio… penso di poterti dare una mano!!!
 
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